MCA LY3 & Passenger Yacht Code

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In allegato i testi de LY3 e Passenger Yacht Code.

ly3-4 PYC 4 edizione

MCA ISPS Ship Security Officer

1 commento

dispotiko

Per tutti coloro che sono in possesso di un certificato ISPS di SSO rilasciato dall’MCA , o intendono conseguirlo , di seguito pubblichiamo il link dei nuovi assolvimentio richiesti in base agli emaendamenti del codice STCW (MANILA 2010).

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Dopo un anno la notizia del riconoscimento dei titoli del diporto da parte dell’MCA diventa ufficiale

3 commenti

Ne avevamo dato notizia circa un anno fa attirandoci gli irati strali di molte lobbies . Ucina comunica ai soci in data 26 marzo 2012 che ”finalmente la tematica del reciproco riconoscimento dei titoli professionali del diporto fra Italia e Gran Bretagna ha trovato una soluzione positiva” …..”Inoltre nel corso dell’incontro sono state poste le basi per il prossimo riconoscimento dei periodi di imbarco sul naviglio Britannico del personale Italiano ai fini del rinnovo dei certificati Italiani, per i quali il Ministero resta in attesa di una proposta della controparte Britannica”.
All’epoca 14 marzo 2011 avevamo avuto la conferma di quanto pubblicato direttamente dall’MCA seguita immediatamente dal rilascio di numerosi CEC ( certificate of Equivalent competency) a fronte di titoli del diporto Italiani.
Sono 47 CEC rilasciati in un anno dall’MCA a marittimi italiani in possesso di un titolo del diporto.
Siamo molto lieti che il dialogo tra MCA e Ministero Infrastrutture e Trasporti stia continuando a produrre utili sviluppi per i marittimi , vedi la volonta’ di affrontare il problema del riconoscimento della navigazione effettuata su Red Ensign.
Anche se rimane qualche dubbio sulla recente norma del noleggio temporaneo che sembra impoverire la professionalita’ ed i sacrifici di coloro che hanno seguito tutte le prescrizioni ed i dettami richiesti per ottenere un titolo del diporto.

Di seguito la notizia cosi’ come era apparsa su questo blog circa un anno fa :MCA LE BUONE NOTIZIE SONO CONFERMATE
14 marzo 2011
dadosav Uncategorized ”MCA CERTIFICATE OF EQUIVALENT COMPETENCY” 1 commento [Edit]

Carissimi Comandanti,
nei giorni passati alcuni di Voi ci hanno chiesto se anche il primo step della ns formazione professionale del diporto ( ai sensi del D.M. 121/2005) e più precisamente il Certificato di Ufficiale del Diporto necessitava del corso Business & Law per il rilascio del CEC ( Certificate of Equivalent Competency ) da parte della MCA.
Abbiamo effettuato un quesito scritto alla MCA (allegando una copia del Certificato di Ufficiale del Diporto) che ci ha risposto come segue, confermando, comunque l’avvenuto riconoscimento dei titoli professionali del Diporto Italiani (Ufficiale, Capitano e Comandante del Diporto).

Colgo l’occasione per sottolineare ulteriormente che lo YACHTMASTER OFFSHORE/OCEAN non è un certificato STCW’95 ( è un certificato Royal Yachting Association ) e non é riconosciuto dalla ns Amministrazione.
Come più volte comunicato il certificato riconosciuto dalla ns. Amministrazione è il MASTER 200 GT STCW ’95 conseguibile dopo aver effettuato la seguente formazione:
YACHT MASTER OFFSHORE/OCEAN +
CORSO GMDSS +
CORSI BASE STCW’95 +
ESAME ORALE CON ESAMINATORE DELLA MCA.

EVITATE, pertanto di continuare ad andare nelle Capitanerie di Porto dicendo che l’Agenzia Marittima De Felice scrive che lo YachtMaster Offshore RYA è riconosciuto dalla ns Amministrazione.

Alleghiamo normative MCA relative al CEC e Master 200GT, che potete leggere per una VS maggior chiarezza ed informazione.
Restiamo, comunque a Vs. disposizione per ulteriori informazioni.
Buon lavoro a tutti.

Ida De Felice
Agenzia Marittima De Felice Srl

Titoli del diporto MCA CEC . Decidete da soli tra queste due notizie quale e’ vera !

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Dalle News di Amadi

ULTERIORE CONFERMA A PROPOSITO DEL RICONOSCIMENTO MCA  DEI CERTIFICATI DEL DIPORTO

Nel caso ce ne fosse bisogno ecco un’ulteriore conferma di quanto affermato in precedenza su questo sito. A precisa domanda, l’Agenzia Marittima Inglese risponde (vedi testo della mail sotto riportato) che le richieste per ottenere l’equivalente inglese dei Certificati del Diporto verranno accettate. Prima di procedere con l’Application, viene richiesto di inviare copia scannerizzata del Certificato.

Dear Sir,
Thank you for your email.

We do accept STCW 95 Italian Yacht certificates for CEC applications.

If you receive a request for a CEC against and Italian Yacht certificate please scan a copy to us and we will confirm if the request can be processed.
Kind regards,

M Wright,

CEC Team
Seafarer Training and Certification Branch
Maritime & Coastguard Agency

Dal Tirreno dell’9 aprile 2011 

‘Bufala’ la patente inglese per capitani di nave: invito alla cautela da Cna e Lmct

08-04-2011 / INTERVENTI / LA REDAZIONE

LUCCA, 8 aprile – Corsa  alla patente inglese per i capitani di navi: ma la scorciatoia si rivela una “bufala”. Non hanno trovato riscontro le notizie pubblicate su mezzi d’informazione e blog nautici che hanno provocato, tra i capitani di navi della Versilia, e della Toscana – sono circa 45 mila in Italia – molta confusione e disorientamento. Notizie che successivamente si sono rivelate infondate e fuorvianti con la nota del Ministero dei Trasporti che ha provveduto anche a informare che non esiste alcun riconoscimento bilaterale tra certificati del diporto italiani e le patenti Inglesi.

Ma fino a quel momento erano stati in molti a correre ad iscriversi ai corsi, tra l’altro molto costosi, per ottenere la patente inglese, innescando una vera e propria corsa dei capitani italiani al certificato internazionale.

La situazione, in verità, è la stessa di questi mesi – spiega Mattia Bandoni,Presidente Lavoratori Marittimi Costa Tirrenica – La notizia che si è diffusa non è corretta. E’ l’ennesima situazione incresciosa che va ad aggravare il panorama normativo di settore spesso poco chiaro, e denso di contraddizioni.”

A fare luce definitivamente sulla notizia di un non reciproco riconoscimento dei titoli – le patenti nautiche – l’incontro che si è tenuto a Viareggio tra la Senatrice Manuela Granaiola, che già si era fatta portavoce del caos normativo tra Italia e l’IMO, l’ente sovranazionale che disciplina il lavoro dei marittimi in tutto il mondo, il Presidente LMCT, Mattia Bandoni; il Capitano della Capitaneria di Porto di Viareggio, Pasquale Vitiello; l’avvocato Cristina Pozzi, e la referente Cna Regionale del settore, Manuela Paladini.

“La notizia ha innescato – spiega ancora Bandoni– una ingiustificata corsa alla patente inglese perché di fatto non permette, a chi ne sia in possesso, di imbarcare su una nave battente bandiera italiana. Il certificato italiano – spiega ancora – non ha un riconoscimento a livello internazionale: stiamo aspettando dalla Comunità Europea un’istanza che faccia chiarezza sulla posizione dei marittimi, e sull’inadeguatezza del regolamento italiano.”

Cna e LMCT invitano i marittimi a valutare con cautela le notizie non supportate da atti ufficiale, e invitano la categoria a partecipare all’incontro che si terrà lunedì 11 aprile alle ore 17:00 presso la sede della Cna di Viareggio, in largo Risorgimento.

PORT STATE CONTROL e ILO, ISPEZIONI SU YACHTS cosa aspettarsi…

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Cosa aspettarsi da un’ispezione ILO , relativa al codice MLC 2006

di seguito una libera traduzione di un articolo apparso su PYA magazine n.18

a cura di Andrew SCHOFIELD che potete trovare sul sito di PYA.


Nell’articolo l’autore descrive la pre ispezione effettuata dall’ILO ad opera degli ispettori MCA.

Lo Yacht registrato in UK come yacht in uso commerciale , lungo 65 mtrs con 17 membri dell’equipaggio e 12 passeggeri .

Le ispezioni sono normalmente fatte su Yacht superiori a 500grt. E’ intenzione dell’MCA condurre queste ispezioni contestualmente agli audit ISM……..

La prima questione esaminata riguarda gli standards degli alloggi equipaggio. E’ un dato di fatto che le cabine non rispondono alle richieste come superficie calpestabile prescritta dal MLC 2006, ma gli ispettori cercavano evidenza di cabine da due letti usate per ospitare 6 persone, spazi comuni dotati di tv, libreria, e intrattenimenti ( sat,tv) , possibilita’ di usare la lavanderia , possibilita’ di accedere ad internet ed alla posta elettronica. Le cabine sono state controllate per le luci di lettura, docce con termostato, gabinetti funzionali, forniture di sapone , asciugamani etc. adeguato sistema di ventilazione/areazione attraverso il sistema HVAC della nave.

Turnazione delle guardie, con attenzione ai prescritti riposi, condizioni contrattuali dell’equipaggio presenti ed affisse, contestata una frase ambigua sull’orario di lavoro lasciato all’arbitrio del comandante, tuttavia la dicitura nei limiti dei regolamenti ha reso il testo del contratto accettabile.Sono state verificate le condizioni salariali dei marittimi imbarcati confrontandole con il minimo salariale ILO di 500 us $ per un AB.

Hanno verificato che la farmacia di bordo fosse correttamente e d adeguatamente fornita e sopratutto i farmaci custoditi sotto chiave per impedire tentativi di suicidio. E’ stato richiesto con quali procedure e con che mezzi si ottiene assistenza medica in caso di necessita’ contattando medici locali o ospedali. Al primo ufficiale e’ stato richiesto di mostrare la disponibilita’ di presidi protettivi per il lavoro dell’equipaggio ( guanti, caschi, occhiali , cinture di sicurezza etc.) e sopratutto se l’equipaggio se ne servisse e se ne conoscesse il corretto uso.

La Chief Stewardess e’ stata invitata a relazionare sul lavoro degli interni e della cucina , delle zone relative alla preparazione ed alla conservazione del cibo, la loro routine di pulizia , dei taglieri codificati per colori a secondo del loro uso, delle procedure in atto relative alla conservazione del cibo per coloro che ritardano alla mensa( pellicola e frigo) registri giornalieri delle temperature dei frigoriferi , separazione degli alimenti nei frigoriferi. Gli ispettori sono stati piacevolmente sorpresi di trovare un allarme all’inerno deelle celle frigo per segnalare una persona intrappolata ( non obbligatorio ma consigliato da MLC2006) . Procedure per lo stoccaggio in accordo con il Garbage Managment Plan.

Al Direttore di Macchina sono state richieste le procedure adottate per mantenere potabile l’acqua di bordo, che i tubi usati per caricare l’acqua avessero i tappi ad entrambe le estremita’ quando non in uso. Si provvedeva a fare una campinatura dell’acqua su basi regolari e siinviano a laboratorio di analisi? Quale la temperatura dei boiler ? Che deve essere a 60 gradi c. per uccidere i microbi. E quale la temperatura ai rubinetti ? 50 gradi c. per evitare scottature. Quale le manutenzioni effettuate e previste per desalinizzatori, ( prefiltri, membrane, solenoidi, ect). Serbatoio acqua dolce deve essere aperto e pulito e disinfettato ogni anno facendo atenzione che il ciclo di pitturazione sia integro.

Il sistema di ioni d’argento , non impedisce una clorinazione dell’acqua almeno una volta al mese che costituisce una valida aggiunta.

Il sistema di aria condizionata e’ stato esaminato i filtri vanno esaminati settimanalmente, e sostituiti ogni tre mesi.Quanto spesso e con quali prodotti venissero sterilizzato le condotte ?

Il resto dell’equipaggio e’ stato intervistato con le seguenti domande:

Se qualcuno fosse iscritto ad un sindacato?Se ci fosse qualche impedimento ad associarsi ad un sindacato? Se ci fossero contratti collettivi in essere? Se tali contratti fossero osteggiati.quali le ore di lavoro a bordo? Se soffrivano di affaticamento? C’era la possibilita’ di socializzare ed avere tempo libero la sera? Come era l’assistenza medica? Avevano accesso/ diritto a cure dentistiche , oculistiche , ospedaliere ?I giorni di riposo erano rispettati? Il sistema di turnazione, ed il registro Hours of Rest esaminato nel dettaglio. Mentre abbiamo ricevuto i complimenti per la corretta tenuta dei registro , una non conformita’ e’ venuta alla luce l’evidenza che durante la stagione estiva ufficiali ed equipaggio non avessero il corretto numero di ore di riposo. E’ stato suggerito che questo mette a rischio la sicurezza della nave in quanto l’equipaggio presta servizio in condizioni di affaticamento.C’e’ stata discussione sulla differenza dei termini ‘at work’ lavoro fisico ‘on duty’ semplicemente sveglio in giro e disponibile e ”off duty ” non disponibile a dormire. L’unico modo di girare intorno alla questione e’ stato di formalizzare come off duty anche le interruzioni , i break.

Durante tutta l’ispezione il surveyor dell’ MCA ha mantenuto un atteggiamento propositivo e costruttivo . L’enfasi e’ posta suullo scopo di migliorare la qualita’ della vita a bordo dei marittimi.

Quando si sono incontrati dei problemi idee e suggerimenti sono stati proposti al fine di aiutare gli ufficiali e l’equipaggio a risolverli.

Per ulteriori riferimenti consultare MSN 1769 ed ILO MLC 2006

Dario Savino c.l.c.

Interessante articolo sul riconoscimento dei titoli del diporto da parte dell’MCA

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Leggiamo ed   inviatiamo  tutti ad andare a leggere sul sito dell’ISYBA

seguendo questo LINK     http://www.isyba.it/ISYBA-news/news2011/YL-2011-8.pdf

un’interessante disamina con dovute precisazioni sull’argomento.

Singolare e’  il punto dove viene detto che gia’da anni l’MCA ha adottato procedure per il rilascio di CEC a titolati stranieri.

1)Vero per quanto riguarda i titoli mercantili STCW.

2) Falso per quanto riguarda i titoli del diporto come moltissimi marittimi hanno avuto la possibilita’ di sperimentare sulla propria pelle e come da risposte negative  ricevute a mezzo email in  molteplici occasioni da MCA.

Tuttavia aspettiamo fiduciosi gli esiti che il MIT vorra’ comunicarci quanto prima .

Interessante e’ anche dove si afferma che ”in entrambi i casi i titoli non sono riconosciuti dall’IMO in quanto non conformi alla convenzione internazionale STCW.” non ne siamo affatto meravigliati .

Forse bisognerebbe avvertire il poligrafico di Stato in quanto il modello anti contraffazione del titolo del diporto ( chi lo possiede puo’ agevolmente verificarlo ) , recita in italiano ed inglese  ‘‘ certificato rilasciato secondo le disposizioni della Convenzione Internazionale  sugli standards di addestramento, abilitazione e tenuta della guardia per i marittimi, 1978 , nella sua versione aggiornata” esattamente le stesse parole che ci sono su quello mercantile!!!!! ohibo’ son sveglio o son desto? e’ IMO STCW come dice lo Stato Italiano sulla sua carta intestata  o non lo e’ come  leggo??

Vi consiglio di chiederlo alle autorita’ competenti visto che per ottenere quel titolo del diporto avete dovuto seguire e pagare di tasca vostra tutti i corsi obbligatori BST STCW  e studiare sugli stessi programmi per ottenere una certificazione STCW mercantile…..

Interessante anche la dichiarazione del dott. Di Fusco che non smentisce  l’eventuale riconoscimento ma si limita ad  affermare  che appena ricevera’ esiti ufficiali dell’Incontro  con l’MCA questi verranno resi noti.

Comunque nessuno vi impedisce di scrivere una email anche all’MCA allegare il vostro certificato del diporto e chiedere se e’ utile ad ottenere un CEC . Il   sito  http:// mcga.gov.uk

bun lavoro a tutti