I giorni 19 ,20 e 21 giugno 2017 , date da segnare sul calendario , probabilmente segneranno l’inizio della fine, della storia infinita relativa al ”corso direttivo” reso obbligatorio dal dicembre 2013.
Il 19 Giugno le Organizzazioni Sindacali ( CGIL CISL UIL ) , saranno ricevute dall’EMSA per avere chiarimenti in merito alle modalità’ del ”corso direttivo ” reso obbligatorio , per sanare le varie procedure di infrazione che si sono accumulate negli anni, relativamente all’operato dei ministeri MIT e MUIR, per l quale, oggi sono soltanto i marittimi a pagarne le conseguenze.
il 20 Giugno , le stesse Organizzazioni Sindacali sono state convocate al MIT , a Porta Pia , quindi si suppone al gabinetto del Ministro, per discutere della formazione dei marittimi e quindi si può’ immaginare che alla luce di quanto apprenderanno dall’EMSA le OO.SS. avranno carte da spendere per modificare i termini di applicazione del decreto sui corsi direttivi , oppure dovranno limitarsi a prendere atto di una frittata normativa, ormai fatta e finita.
Il 21 Giugno, il TAR Lazio , discutera’ il primo dei numerosi ricorsi presentati contro il decreto che istituisce i ”Corsi direttivi e successive circolari” chiedendone la sospensiva.
E si ricomincia con il valzer , in quanto i ricorsi presentati dai singoli marittimi ed associazioni di marittimi sono numerosi gli esiti potete essere certi contrastanti.
La storia infinita…
11 giugno 2017
Massimo
Giu 11, 2017 @ 09:03:49
Credo che stiamo spendendo energie e risorse eccessive per un unico problema e ci dimentichiamo della marea di altri problemi che affliggono la categoria in particolare del diporto.
Primo tra tutti l’assurdo obbligo dei 30 mesi “continuativi” per rinnovare l’imo al traffico con la navigazione privata.
Come se navigare su uno yacht privato di 80 metri in giro per il mondo valesse meno di rimanere imbarcato su un 30 metri commerciale che naviga solo due mesi all’anno d’estate tra St.Tropez e Monaco.
Cosi’ come l’impossibilita’ di far valere la navigazione sul diporto privato per il conseguimento di titoli professionali come gia’ era in passato.
Ossia il lavoro di un marinaio che lava la barca su uno yacht privato ha meno valore dello stesso lavaggio fatto pero’ su una unita’ commerciale.
Apriamo gli occhi gente, guardiamo un po’ al futuro.
Tra un anno o due quanti di noi diportisti si vedranno rifiutare il rinnovo del titolo per mancanza dei requisiti di navigazione ?
Tra qualche anno quanti saranno i ragazzi che avranno accesso agli esami per conseguire un titolo professionale se quella sul privato non vale?
Va bene continuare a discutere del direttivo alla fine risolvibile con la frequenza di un corso, ma mettiamoci anche dentro tutto il resto che al momento con un corso non e’ per niente risolvibile.
Altrimenti ci freghiamo con le mani nostre !!
antonio flotta
Giu 12, 2017 @ 22:36:14
Mi scuso per la mia lunga assenza, ma sono sempre con voi
BENE , STRABENE , ma cosa ci è voluto di blog , di impegno e di battaglie ? alle quali do grande merito ai Marittimi del diporto che hanno
portato avanti in questo BLOG tutta la questione e che senza i quali
non si sarebbero mai mossi questi amorfi ed inutili sindacati . E’ stata giustissima la concentrazione di denuncie legali ; ma con dispiacere devo vedere che chi in precedenza si è dovuto sorbire i vari ridicoli ,costosi ed inutili corsi se li è presi nello stoppino mentre i responsabili di questo immane casino continuano a voler dirigere ciò di cui sono assolutamenet estranei ed incompetenti .
VANNO PUNITI come voi com.ti venite puniti se mancate alle vostre responsabilità .
CI SENTIREMO ANCORA