Premetto ,
che tutto quanto sotto riportato e’ ”de relato’’ ovvero il fedele racconto di informazioni ricevute e raccolte , da fonti informate sull’argomento .
Ovviamente due minuti dopo la pubblicazione di questo articolo sarò fatto oggetto di attacchi personali e di diffide . Sinceramente credo che sia opportuno informare chi legge questo sito per spronarlo a chiedere chiarimenti ed informazioni agli unici attori che al momento ne sono in possesso ovvero al MIT. ( Ministero Infrastrutture e Trasporti ) nella persona di
Pujia Enrico Maria |
24/03/1967 |
I Fascia |
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE |
Responsabile – Direzione Generale del Trasporto Marittimo e per vie d’Acqua interne |
0659084762 |
0659084282 |
enrico.pujia@mit.gov.it |
Ho cercato di ricostruire quanto in questi giorni gira in rete e dalle ammissioni velate ed indirette da parte degli enti preposti , non ultimo un Cdi apo 1ma Classe della Capitaneria di Porto, che si e’ premurato di mandare la seguente mail di avviso ai marittimi del suo compartimento sulla questione.
”N.B. ho detto rinnovo NON adeguamento.
AVVISO PER I PRIMI UFFICIALI DI COPERTA E MACCHINA – COMANDANTI E DIRETTORI DI MACCHINA
I decreti 1 marzo e 25 luglio 2016, concernenti rinnovo e rilascio delle certificazioni IMO da Primo Ufficiale, Comandante e Direttore, rendono obbligatorio il corso direttivo anche per i Primi Ufficiali, Comandanti e Direttori che hanno conseguito il certificato prima del 2014. Tale corso è richiesto per il rinnovo del certificato, alla scadenza dei 5 anni.”
Due anni fa quando usci’ il decreto che prevedeva il corso Direttivo, anche detto delle 300 ore per la coperta e 570 ore per la macchina , con frequenza obbligatoria per tutti coloro che avessero un CoC di livello direttivo /manageriale, ci sono state lettere , proteste ed incontri che hanno portato alla famosa circolare ( vedi allegato ) che rendeva obbligatoria la frequentazione del corso solo a chi dovesse accedere al CoC di ufficiale dal 2014 in poi . Chi si e’ impegnato a mitigare questo provvedimento , riusciva inoltre ad ottenere che alcuni corsi e periodi a bordo venissero altresì’ riconosciuti come crediti e sottratti dal monte ore di frequenza a in classe.
In giugno 2015 si e’ chiusa la procedura di AUDIT dell’ESMA a seguito di una procedura di infrazione e sembrerebbe ( uso il condizionale in quanto nonostante abbia più’ volte richiesto ufficialmente all’EMSA oltre che al MIT , il verbale dell’AUDIT con le relative prescrizioni , non e’ stato possibile ottenerlo in barba alle norme relative all’accesso agli atti) che questa sia una delle richieste dell’EMSA per chiudere la procedura di infrazione.
Il fatto che tutti i decreti relativi a Manila siano arrivati cosi’ tardi e’ dovuto proprio all’audit dell’EMSA , in quanto l’emanazione dei decreti attuativi degli emendamenti di Manila oltre che alle specifiche norme doveva sopperire ad una serie di errori normativi fatti in precedenza.
Parlando con il direttore di uno dei centri accreditati per la formazione STCW , che tra gli altri corsi somministra anche quest0 ( Direttivo 300 e 570 ore vedi allegato ) , sono venuto a conoscenza delle origini di questo corso direttivo .
Venti anni fa i nostri istituti Nautici erano ampiamente coerenti con quanto la STCW prevedeva negli IMO model course 7.01 e 7.02, relativi alle ore di frequenza ed alle materie professionali previste.
Si sono poi susseguite due riforme dell’Istituto Nautico , con i programmi Orione e Nautilus che erano programmi sperimentali ancora coerenti con quanto richiesto dall’IMO.
Con la riforma Gelmini ed l’introduzione della figura del perito nautico e non più’ dell’allievo , ovvero quando la scuola e’ diventata Istituto per la Logistica dei Trasporti , il programma e’ radicalmente cambiato e non ha più’ soddisfatto i model course previsti dall’IMO.
Alla mia obiezione ” allora prima della Riforma Gelmini , visto che eravamo coerenti con il model course, non sarebbe stato necessario frequentare questo corso Direttivo , per chi si era diplomato prima di una certa data ?’’ Mi e’ stato fatto notare che manca la tracciabilita’ della formazione che avviene tra i due step fondamentali, ovvero primo e secondo certificato di competenza ( uff.le navigazione a primo uff.le ) , quello che adesso avviene con il libretto di addestramento ed essendo certificati di competenza e non più’ TITOLI (come Capitano di Lungo Corso etc.) , devono sempre , sia in fase di rilascio che di rinnovo , dimostrare la coerenza ed il rispetto di tutte le norme relative, ( normativa di qualità’ ISO …..)
Questo ci porta al famoso paragrafo del decreto rinnovi che diventa cogente dopo il decreto titoli.
infatti il decreto rinnovi del 1/3/2016 recita con una frase sibillina (in neretto) :
Art. 4 Requisiti per il rinnovo del certificato di competenza
1. Il rinnovo del certificato di competenza e' effettuato dall'autorita' marittima di iscrizione che ha rilasciato il certificato. Il certificato e' rinnovato ai lavoratori marittimi in possesso del certificato in corso di validita' di cui all'art. 12, comma 1, del decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 71, dei corsi di addestramento richiesti per il certificato di competenza da rinnovare e degli eventuali corsi di adeguamento dei livelli di competenza richiesti dalla normativa vigente al momento del rinnovo del certificato.
Telefonicamente e’ stata interpellata la sig.ra De Gennaro del MIT , la quale ha ammesso con molte reticenze , che per i rinnovi dei CoC , questo corso Direttivo sara’ reso obbligatorio per tutti. Sinceramente preferiremmo vedere qualcosa di scritto. Ma nonostante sia stata presentata una istanza di chiarimenti da una associazione con forte valenza nazionale , nessuna risposta e’ ancora pervenuta nel consueto stile del nostro ministero.
Notizie recenti ci hanno informato che Confitarma si e’ riunita con il MIT due giorni fa per discutere questo argomento e sono andati via promettendo di rivedersi con delle proposte. Il direttore di un’altro centro di formazione in nord Italia mi ha confermato che questa sembra essere la problematica che andrà’ ad interessare gli ufficiali italiani.
Inoltre tutti mi hanno confermato che le ore cosi’ come sono adesso, sono ritenute insufficienti dall’EMSA e saranno raddoppiate , infatti qualche centro gia’ avvisa gli utenti sul sito :
”CORSI PER IL LIVELLO DIRETTIVO
Nota bene: la pianificazione dei corsi attualmente pubblicata potrà subire variazioni dovute al cambiamento previsto della normativa vigente che regolamenta l’erogazione del corso stesso.”
Chi si sta interfacciando con il MIT al momento mi ha fatto notare inoltre , che sara’ più’ utile cercare di mitigare questo ennesimo corso, cercando di fare in modo che vengano riconosciuti come crediti utili alla formazione periodi a bordo e corsi di addestramento fatti a terra .
Fare muro contro muro e chiedere che la prescrizione dell’ EMSA venga ignorata , potrebbe portare l’Italia nella lista nera e quindi annullare la validità’ dei nostri CoC in toto .
Ribadisco da quanto siamo riusciti a capire il corso direttivo e’ relativo al rinnovo e non all’adeguamento , quindi chi ha i Coc con la scadenza d’ufficio del 1.1.17 che saranno adeguati alla naturale scadenza , non e’ interessato nell’immediato ma riguarda chi per esempio ha il COC che scade da gennaio 2017 in poi.
Questo e’ quanto sono riuscito a mettere insieme sulla questione ed evidentemente, che se confermato sembra essere un problema della massima urgenza.
Ovviamente come la maggior parte di voi, eviterei volentieri questo ulteriore abuso della pazienza e del portafoglio dei marittimi italiani , ma ritengo sia meglio prevenire che curare .
Sarebbe auspicabile che al MIT facessero chiarezza una volta e per tutte.
In allegato la circolare che ha esentato dalla frequenza del corso coloro che avevano un COC con funzioni direttive prima del 2014 .
Attenzione la normativa a cui fa riferimento non e’ più’ attuale quindi la circolare non e’ coerente con la normativa vigente, che e’ data dai decreti relativi ai rinnovi ed ai titoli Stcw emanati quest’anno.
normativa-corso-direttivo-300570-ore
circolare-chiarimento-corso-600-ore
Set 25, 2016 @ 08:20:11
visto che praticamente la riforma Gelmini ha portato i marittimi italiani in questo stato di insofferenza, mi domando perchè non darsi da fare per riprogrammare gli istituti nautici così com’erano prima della riforma.
Set 25, 2016 @ 14:35:02
questa è la dimostrazione che fra Ministero e centri di formazione si è cretato un vero cartello/monopolio, sulla pelle dei marittimi.
Si spartiscono l’affare sulla pelle nostra!
BASTAAAAA
TUTTI A ROMA il 15 NOVEMBRE
Set 26, 2016 @ 14:16:26
Gli adeguamenti a manila, a cui il ns paese si è ridotto ad adeguarsi con estremo ritardo per favorire i centri di addestramento e chi al ministero ci mangia ( la moltoni , vosso, e il caro Puja), non giustificano questo assurdo strozzinaggio nelle tasche dei marittimi.
La devono smettere!
O glie la faremo smettere noi….
Set 26, 2016 @ 23:33:56
Credo che sia una cosa poco sensata e per niente legale chiedere per esempio ad un marittimo come me cinquantacinquenne di tornare a scuola per aggiornare le mie conoscenze rispetto a quelle che avevo appreso durante la frequenza dell’ istituto tecnico nautico quasi quaranta anni fa’ …. Quando presi tale diploma il mio corso di studi era stato perfettamente coerente con la tecnologia dell’epoca. A quei tempi l’ EMSA non esisteva ed addirittura l’Europa odierna non era ancora nata ! Sul mio libretto di navigazione c’e’ ancora scritto “Ministero della Marina Mercantile” (e ne sono fiero), non c’e’ scritto Ministero dei Trasporti. Sul mio diplona nautico c’e’ scritto “Aspirante al Comando di navi Mercantili”, non tecnico dei trasporti marittimi. Il mio primo certificato STCW che ancora conservo riporta come riferimento la Convenzione del 1978. E allora quale tracciabilita’ debbono fare ? Si puo’ applicare una regola tanto retroattivamente ? Io non credo proprio …. E poi per par condicio perche’ non chiedere qualcosa di simile anche a Ragionieri e Geometri, Medici ed Ingegneri ?
Set 27, 2016 @ 13:58:00
Caro Marras, dimenticate una cosa basilare:
Noi marittimi, non abbiamo il diritto di voto!
Senza quello, manca tutto!
Ci possiamo aiutare solo fra noi. Spero vivamente di conoscerla il 15 Novembre.
Set 27, 2016 @ 13:54:40
ribadisco il concetto:
TUTTI A ROMA IL 15 NOVEMBRE
il sig. Pujia, la moltoni e la voso, tanto per fare qualche nome, si stanno riempendo le tasche di soldi, sulla nostra pelle.
Mi auguro che la magistratura apra una bella inchiesta antimafia, sulla trattativa MIT/Enti di formazione, e venga alla luce il ladrocinio che stanno facendo, infischiandone di sentenze del Tar e infischiandone dei regolamenti internazionali, facendo abusi e illeciti di ogni genere!
Al Ministero si sono montati la testa, credono di poter fare quello che vogliono!
Terrorismo mediatico o informazione? Sbarcate tutti che si torna a scuola. | MARITTIMI DEL DIPORTO
Ott 07, 2016 @ 06:12:51